F. GOBBA*, *, R. GHERSI, *, SIMONA MARTINELLI, , ARIANNA RICHELDI, , PIERA CLERICI, P. GRAZIOLI*
- Cattedra di Medicina del Lavoro, Università di Modena e Reggio Emilia
** Dottorato di Ricerca in Sanità Pubblica, Università di Modena e Reggio Emilia
*** Unità Operativa di Medicina Riabilitativa (UOMR), Ospedale di Baggiovara AUSL Modena
**** Unità di Prevenzione e Diagnosi, Suzzara
Pervenuto il 8.4.2008 – Accettato il 13.5.2008
Corrispondenza: Prof. Fabriziomaria Gobba, Cattedra di Medicina del Lavoro, Università di Modena e Reggio Emilia, Diparti- mento di Scienze di Sanità Pubblica, Via Campi 287, 41100 Modena – Tel +39 059 205 5463 – Fax +39 059 205 5483
E.mail: f.gobba@unimore.it
Una versione parziale dello studio è stata presentata in forma preliminare al 70° Congresso Nazionale della Società Italiana di Me- dicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) tenutosi a Roma dal 12 al 15 Dicembre 2007.
RIASSUNTO
Abbiamo sottoposto a traduzione in lingua italiana la versione del Nordic Muskuloskeletal Questionnaire (NMQ) proposta nel 2001 dall’IRSST canadese. lI NMQ è stato sottoposto alle procedure attualmente proposte per la tra- duzione e validazione di questionari in ambito sanitario. In particolare, la prima traduzione del questionario è stata retrotradotta da parte di traduttori indipendenti per verificare la rispondenza rispetto all’originale. In 40 la- voratori è stato quindi condotto un pre-test volto a valutare la comprensibilità del testo, che è risultata buona, la stabilità e la coerenza interna, anch’esse risultate complessivamente eccellenti o buone. In un ulteriore gruppo di 30 persone è stata valutata la sensibilità anamnestica, che si è dimostrata ottima. Infine la coerenza interna è stata ul- teriormente confermata sul campo mediante una sperimentazione preliminare in 98 lavoratori addetti al montag- gio in un’azienda metalmeccanica. Su queste basi si può concludere che la versione italiana del NMQ è appropriata per l’autosomministrazione, e può essere considerata affidabile per studi sul campo sui disturbi muscolo-scheletrici in gruppi di lavoratori e sulla percezione della disabilità correlata.
INTRODUZIONE
Le patologie muscolo-scheletriche (MSDs) co- stituiscono attualmente una delle più frequenti problematiche sanitarie nella popolazione (26): episodi di dolore muscolo-scheletrico cronico sono lamentati dal 30 al 50% della popolazione adulta (3, 4), e costituiscono una delle più frequenti cause di assenza dal lavoro (4, 29). Ma proprio il lavoro rappresenta uno dei più importanti fattori in grado di contribuire alla comparsa di queste patologie: le MSDs indotte o aggravate da fattori di rischio la- vorativi vengono definite Work Related Muskuloske- letal Disorders (WMSDs), e sono attualmente ai primissimi posti tra le malattie professionali in vari Paesi, come negli USA, nei paesi Scandinavi ed in Giappone (26, 10). Anche nel nostro Paese sono state riportate prevalenze elevate di WRMSDs, con significative associazioni tra entità dell’esposi- zione ai fattori di rischio lavorativo e occorrenza delle patologie (7, 29).
Una diagnosi clinica di WRMSDs presuppone un esame clinico mirato integrato, al bisogno, da accertamenti strumentali (8, 17, 22, 30, 31).
In varie situazioni, però, il fattore di interesse specifico può essere la sintomatologia soggettiva lamentata dai lavoratori e la disabilità correlata (26).
Esempi di tali situazioni sono lo svolgimento di ricerche sul campo in popolazioni lavorative, con-
fronti orientativi volti all’individuazione di priorità, integrazioni alla valutazione dei rischi (soprattutto laddove non sia in atto una sorveglianza sanitaria), verifiche nel tempo dell’efficacia di interventi ergo- nomici, anamnesi preliminare alla sorveglianza sanitaria ed altri ancora.
In queste situazioni si può ricorrere all’utilizzo di questionari autosomministrati, tra i quali sono certamente preferibili quelli che permettono la raccolta dei sintomi in modo standardizzato e riproduci- bile (26). Uno dei più utilizzati nella letteratura scientifica è il Nordic Musculoskeletal Questionnaire (NMQ), elaborato nel 1987 nelle lingue scandinave ed in inglese da un apposito Gruppo di lavoro riunito dal Nordic Council of Ministers (21), la cui riproducibilità e validità sono state valutate e con- fermate in più studi (12, 13, 16, 23).
Il NMQ è stato successivamente tradotto e vali- dato in Francia (15), Giappone (20) ed in Brasile (11, 24). Nel 2001 l’IRSST canadese, con la colla- borazione di Kuorinka, coordinatore del Gruppo di lavoro originale scandinavo (21), ne ha curato una versione più estesa ed approfondita (18).
Il NMQ è stato largamente applicato per studi condotti in differenti popolazioni lavorative in va- rie nazioni ma, al momento attuale, non è disponi- bile una versione validata nella nostra lingua. Ci siamo pertanto proposti di tradurre tale questiona- rio in italiano e testarlo. Qui di seguito presentiamo i risultati di questo lavoro.
MATERIALI E METODI
Il questionario
Per la traduzione si è deciso di partire dalla ver- sione estesa effettuata nel 2001 a cura dell’IRSST canadese (18). Tale versione è articolata in 3 parti:
Parte 1 – Informazioni Generali: descrive le ca- ratteristiche del soggetto;
Parte 2 – Sommario: traccia un quadro riassunti- vo dei disturbi (fastidio, indolenzimento, dolore) e/o delle disabilità (intese come impedimento allo svolgimento delle normali attività lavorative e/o ex- tralavorative) in nove regioni corporee;
Parte 3 – Schede specifiche: sono nove schede che approfondiscono la presenza di disturbi e/o disabi- lità a livello di specifiche regioni corporee.
Rispetto alla versione originale di Kuorinka (21), nel NMQ versione IRSST le Informazioni Generali sono state integrate da alcune informazioni aggiun- tive e, alle originarie Schede Specifiche riguardanti di- sturbi e/o disabilità al rachide cervicale, lombare e spalle (21), ne sono state aggiunte altre riferite ad ulteriori sei aree: gomiti, polso/mano, regione dor- sale, anche/cosce, ginocchia e caviglie/piedi (18).
Tenendo conto delle indicazioni attuali riguar- danti le procedure per la traduzione e validazione di questionari in ambito medico (2, 6, 25, 28, 32, 33), a partire dal questionario originale sono state attua- te le seguenti fasi: traduzione dalla lingua originale in italiano, discussione del testo, back-translation e revi- sione. Il testo italiano così ottenuto è stato poi sotto- posto ad un pre-test in alcuni gruppi di lavoratori.
La traduzione
Nell’operazione di traduzione, oltre all’equiva- lenza concettuale con l’originale sono state curate la semplicità e la comprensibilità della terminolo- gia, tenendo anche in considerazione la sostanziale disomogeneità delle popolazioni di lavoratori alle quali applicare il questionario (2, 6, 25, 28, 32, 33). La traduzione dal francese all’italiano è stata ef- fettuata da due esperti di lingua francese. L’effettiva rispondenza del testo tradotto al questionario del- l’IRSST e la sua comprensibilità sono stati discussi da parte di un gruppo di esperti che includeva gli
Autori. È stata quindi effettuata una prima revisione preliminare. Il questionario è stato poi retro-tradotto in lingua francese da parte di due traduttori madre- lingua indipendenti tra loro, che non avevano parte- cipato alle fasi precedenti. Questa fase aveva lo sco- po di verificare eventuali discrepanze del contenuto della versione italiana rispetto a quella originale.
Le versioni sono state confrontate e discusse dagli Autori, e si è quindi provveduto all’elaborazione del- la versione definitiva in lingua italiana ritenuta ade- guata dal punto di vista sia letterale che semantico.
Pre-test
La versione rivista del NMQ è stata sommini- strata ad un gruppo di soggetti volontari al fine di valutarne la comprensibilità e l’affidabilità. Si è poi provveduto ad una verifica preliminare del valore predittivo anamnestico e, successivamente, ad una prima sperimentazione sul campo del questionario in un gruppo di lavoratori. Qui di seguito sono de- scritte tali fasi.
1) Verifica della comprensibilità
È stato raccolto un campione di 40 lavoratori di aziende e scuole della provincia di Modena (10 uo- mini e 30 donne di madrelingua italiana, età media 41 anni, range 21-51), scelto in modo casuale tra volontari con differente livello scolastico e socio- economico, che lavoravano in strutture educative o sanitarie. Dopo aver spiegato in modo dettagliato la ricerca ed i suoi scopi per raccogliere un consen- so alla partecipazione, ai soggetti è stato chiesto di autocompilare il questionario NMQ.
Al momento della riconsegna, la comprensibilità del testo è stata valutata mediante un’intervista in- dividuale che mirava ad evidenziare la presenza di problematiche durante la compilazione (difficoltà di comprensione lessicale, espressioni inaccettabili o problemi nell’ interpretare le tabelle o le doman- de, difficoltà a ricordare gli episodi richiesti) e le eventuali proposte di forme alternative (6).
2) Verifica dell’affidabilità
Nello stesso campione di 40 persone è stata va- lutata l’affidabilità della versione italiana del NMQ
attraverso la verifica della coerenza interna e della stabilità.
In particolare, la coerenza interna è stata studiata per confronto tra le risposte alle domande sui di- sturbi e/o disabilità nelle varie regioni corporee contenute nel Sommario e quelle contenute nelle corrispondenti Schede specifiche (domande 4 e 7 di ogni singola Scheda).
La stabilità è stata invece testata come replicabi- lità delle risposte al questionario tra due distinte somministrazioni (rispettivamente test e re-test), se- parate da un intervallo di tempo sufficiente a far si che le risposte al re-test non fossero influenzate dal ricordo di quelle date nel test; l’intervallo di tempo tra le somministrazioni era di una settimana (6).
La valutazione statistica della coerenza interna è stata effettuata applicando il test Alfa di Cronbach, quella della stabilità con il K di Cohen (9, 27).
Verifica preliminare della sensibilità del questionario
Al fine di condurre una verifica preliminare sulla sensibilità anamnestica dei dati ottenibili con la versione italiana del Nordic, il questionario è stato somministrato in un ulteriore campione di 30 pa- zienti di un Servizio di Medicina Riabilitativa. Quale criterio di inclusione nello studio è stata adottata la presenza di sintomi ad almeno 1 dei di- stretti considerati nel questionario. La sensibilità è stata valutata per confronto tra le risposte sui di- sturbi e disabilità nel NMQ ed i dati annotati nelle cartelle (5, 12). Non si è invece ritenuta possibile una valutazione della specificità (intesa come ri- spondenza tra assenza di sintomi e risposte negati- ve al questionario) in quanto nell’esame clinico condotto presso il Servizio di Medicina Riabilitati- va non veniva indagata in modo sistematico l’as- senza di disturbi e, pertanto, la mancanza di segna- lazione in cartella clinica non è stata giudicata ade- guatamente indicativa di effettiva assenza.
Sperimentazione preliminare “sul campo” della coeren- za interna
Come prima sperimentazione “sul campo” del questionario, il Nordic è stato somministrato a 98 lavoratori (88 uomini e 10 donne di età media ri-
spettivamente di 38 ± 7,4 anni e 39 ± 9 anni), tutti addetti al montaggio in un’impresa metalmeccani- ca. In questo gruppo è stata valutata la coerenza in- terna con il metodo già descritto.
RISULTATI E DISCUSSIONE
Le varie fasi della traduzione hanno permesso di pervenire ad un testo in lingua italiana della versio- ne canadese del Nordic Muskuloskeletal Question- narie considerato soddisfacente dagli Autori.
In particolare, nella prima traduzione italiana del testo sono emerse solo differenze minori rispetto all’originale francese, ed anche la comprensibilità è stata giudicata buona; per questa ragione sono state introdotte solo alcune modifiche minime. Non so- no invece emerse differenze significative nella suc- cessiva retro-traduzione, e non è stato necessario pertanto sottoporre il testo a ulteriori modifiche.
Si è quindi passati alla fase di pre-test. Dall’intervista sulla comprensibilità del questio-
nario condotta nel campione di 40 soggetti non so- no emerse significative difficoltà di comprensione del testo, intese come parole non comprensibili o espressioni inaccettabili, né altre difficoltà durante la compilazione, quali incertezze nell’interpretazio- ne delle figure. Su questa base la comprensibilità è stata giudicata pienamente accettabile, ed il que- stionario appropriato per l’autocompilazione.
Si è poi passati alla fase di valutazione dell’affi- dabilità mediante analisi della coerenza interna e della stabilità nel tempo.
La coerenza interna delle risposte date alle do- mande nel Sommario e nelle Schede specifiche sui sin- goli distretti corporei è stata stimata sulla base dei risultati del test Alfa di Cronbach. Il valore di tale indice può variare tra 0 e 1: sono considerati inade- guati per coerenza indici inferiori a 0,5, soddisfa- centi valori superiori a 0,5, ampiamente accettabili valori di 0,70 o superiori (1, 19). Nel nostro cam- pione i valori dell’Alfa si sono dimostrati compresi tra 0,74 e 0,96 con la sola eccezione delle domande sulla disabilità della spalla, il cui valore (0,68) pe- raltro si discostava in misura minima dal limite di 0,70. Si può pertanto concludere che, per la quasi totalità dei segmenti esaminati, la coerenza interna
della versione italiana del Nordic è da considerare ampiamente accettabile, ed anche per la disabilità della spalla è di poco inferiore e, comunque, ancora soddisfacente sulla base delle indicazioni della let- teratura (1, 19).
I risultati del test del Kappa di Cohen hanno consentito di valutare la stabilità delle risposte al test-retest. L’indice può variare tra -1 e +1: la stabi- lità è tanto maggiore quanto più il valore si avvicina a +1. In particolare la riproducibilità, o concordan- za, viene considerata bassa per K inferiori a 0,40, mentre valori tra 0,40 e 0,75 sono indicatori di un buon accordo, e risultati superiori a 0,75 indicano un’eccellente riproducibilità (14, 23).
Nel nostro campione, sono stati ottenuti valori di Kappa compresi tra 1 e 0,60 per 86 dei 90 items del Sommario e della Schede specifiche, mentre per i restanti 4 items, concernenti la durata di disturbi o disabilità, il K era comunque compreso tra 0,60 e 0,49, a dimostrazione di una stabilità tra buona ed eccellente.
Pertanto, i risultati della valutazione della coe- renza interna e della stabilità indicano che la ver- sione italiana del Nordic Questionnaire è da consi- derarsi affidabile per gli scopi che si propone.
Anche l’analisi preliminare sulla sensibilità anamnestica del NMQ, condotta nel campione di 30 pazienti di un Servizio di Medicina Riabilitati- va, ha dato risultati positivi: per tutti i disturbi e le disabilità nelle diverse regioni corporee vi è stata una concordanza tra le risposte fornite alle doman- de presenti nei questionari autocompilati ed i dati annotati nelle cartelle cliniche del Servizio. Il dato è indicativo di un’ottima sensibilità del NMQ. Pur- troppo, per le ragioni riportate nei Materiali e Me- todi, non è invece possibile esprimere un analogo giudizio sulla specificità.
Infine, la buona coerenza interna del questiona- rio rilevata nel campione di 40 soggetti si è confer- mata anche nella verifica preliminare “sul campo” nei 98 lavoratori metalmeccanici: per i disturbi i valori dell’Alfa di Cronbach erano compresi tra 0, 91 e 0,83 quindi, sulla base dei criteri riportati (19) ampiamente accettabili. Anche per la disabilità l’Alfa è risultato ampiamente accettabile, essendo i valori compresi tra 0,86 e 0,70 per la maggior parte dei distretti corporei. Solo per la regione dorsale,
collo e ginocchio sono stati rilevati valori compresi tra 0,64 e 0,52: questi valori, che sono comunque soddisfacenti (19), possono essere interpretati come una maggior difficoltà da parte dei lavoratori nel valutare ed esprimere la disabilità in tali regioni.
CONCLUSIONI
La traduzione in lingua italiana del Nordic Mu- skuloskeletal Questionnaire-IRSST si è dimostrata rispondente all’originale e ben comprensibile da parte dei lavoratori. Anche l’affidabilità si è rivelata molto buona, come dimostrato dai risultati coerenti ottenuti nel campione di 40 lavoratori e nell’ulte- riore gruppo di 98 addetti al montaggio in un’a- zienda metalmeccanica. Infine, la sensibilità anam- nestica si è dimostrata ottima.
Su queste basi riteniamo che, se applicato in modo adeguato, ad es. in accordo con le raccoman- dazioni dell’IRSST (18), il NMQ italiano possa costituire un valido strumento per indagini sul campo sui disturbi muscolo-scheletrici e la disabi- lità correlata in gruppi di lavoratori.
NO POTENTIAL CONFLICT OF INTEREST RELEVANT TO THIS ARTICLE WAS REPORTED
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INFORMAZIONI SUL QUESTIONARIO
Stiamo conducendo una ricerca che ha come scopo fare un quadro su alcuni aspetti della salute dell’apparato muscolo-scheletrico dei lavoratori.
Per chiarezza precisiamo che per disturbi muscolo-scheletrici intendiamo indolenzimenti, dolori e/o fastidi accusati in alcune specifiche parti del corpo.
Ti chiediamo di partecipare alla ricerca rispondendo alle domande contenute in questo
questionario.
Tutti i dati personali forniti resteranno rigorosamente riservati al personale sanitario. Potranno essere trattati e comunicati, ma solamente in forma raggruppata ed anonima, in modo che non sia possibile in alcun modo risalire ai dati riferiti dai singoli individui.
ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO
Nelle pagine seguenti ti chiediamo di rispondere con precisione e sincerità, dando una sola risposta per domanda. In caso di dubbio, scegli la risposta che meglio rappresenta la tua situazione.
Noterai che alcune domande del questionario si ripetono. È importante, comunque, che tu risponda Io stesso alle domande, anche se hai già risposto ad una simile in precedenza.
Terminato il questionario chiudilo nella busta che ti verrà fornita, e consegna il tutto alla persona incaricata.
Grazie per la collaborazione
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