Presentazione di Dottor Magazzino:
1986 – inizia la collaborazione come progettista con lo studio dell’Arch. Bartolotti a Pontedera, PI
1989 – Consegue l’Abilitazione alla libera professione di Geometra
1990 – Entra nel mondo degli arredamenti aziendali e sistemi di magazzinaggio, come responsabile dell’ufficio tecnico dell’Agenzia Armes per la Toscana
1997 – E’ responsabile dell’Ufficio Tecnico per la Toscana della Ponteggi Dalmine/Marcegaglia
2001 – Crea la GENIALEX che si occupa di progettazione fornitura di sistemi di magazzinaggio collaborando con GS Scaffalature Industry, Metalsistem, Temrex, Anemos, Aba, Dalmine LS etc.
2010 – Si iscrive al n°1930 dell’Albo Geometri della provincia di Pisa per poter gestire cantieri in sicurezza.
2014 – Iscrizione Albo CTU del Tribunale di Pisa – (Scaffalture/Arredi/Magazzini)
2021 – La Genialex si specializza in sicurezza dei Magazzini e crea la sezione: Dottor Magazzino
2024 – Iscrizione al nuovo Albo CTU (n°138) del Tribunale di Pisa: COSTRUZIONI INDUSTRIALI -SICUREZZA IMPIANTI – PREVENZIONE INFORTUNI.
2025 – Crea il sito www.dottormagazzino.it per focalizzare la problematica, ed inserire risorse gratuite d’aiuto per tutti. Mettere a disposizione la propria esperienza per la sicurezza nei magazzini, non è solo una professione, rendere il lavoro del magazziniere un mestiere sempre più sicuro e professionale è la nostra missione.

La questione delle scaffalature portapallet

6 Feb 2025 | Normative, Scaffalatura Portapallets, UNI

La questione delle scaffalature portapallet e della loro progettazione antisismica è effettivamente complessa e può generare confusione. In Italia, le normative tecniche relative alle costruzioni e alle strutture sono regolate principalmente dal Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018 (anche noto come NTC 2018, Norme Tecniche per le Costruzioni), che aggiorna e integra le precedenti normative.

Scaffalature e normativa antisismica

Le scaffalature portapallet rientrano nella categoria delle “strutture non convenzionali” e, in linea generale, non sono esplicitamente menzionate nelle NTC 2018 come strutture soggette a obblighi antisismici specifici. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare:

  1. Classificazione sismica del territorio:
    • L’Italia è suddivisa in zone sismiche (da 1 a 4, dove la zona 1 è la più pericolosa). Nelle zone ad alta sismicità, tutte le strutture, comprese quelle industriali, devono essere progettate per resistere alle sollecitazioni sismiche. Questo potrebbe includere anche le scaffalature, soprattutto se di grandi dimensioni o se utilizzate in contesti critici.
  2. Responsabilità del produttore e del progettista:
    • I produttori di scaffalature potrebbero adottare standard più rigorosi per garantire la sicurezza, soprattutto in contesti industriali dove il crollo di una scaffalatura potrebbe causare danni significativi a persone o beni. La progettazione antisismica può essere vista come un valore aggiunto per ridurre i rischi.
  3. Norme tecniche volontarie:
    • Esistono norme tecniche volontarie, come la EN 16681, che specificano i requisiti per le scaffalature in caso di azioni sismiche. Anche se non obbligatorie, queste norme possono essere richieste dai committenti o dalle assicurazioni per garantire standard di sicurezza più elevati.
  4. Targhe di portata e sicurezza:
    • Le targhe di portata sono obbligatorie e indicano i carichi massimi che le scaffalature possono sopportare. Tuttavia, queste targhe non tengono conto di sollecitazioni dinamiche come quelle causate da un terremoto. In zone sismiche, potrebbe essere necessario considerare anche questi aspetti.

Conclusioni

Non esiste una legge specifica che imponga l’obbligo di progettare tutte le scaffalature portapallet come “sismoresistenti”. Tuttavia, in zone ad alta sismicità o in contesti particolari (ad esempio, magazzini di grandi dimensioni o con altezze significative), la progettazione antisismica potrebbe essere consigliata o addirittura richiesta da enti locali, assicurazioni o committenti.

Se hai dubbi sulla necessità di scaffalature antisismiche per il tuo caso specifico, ti consiglio di consultare un ingegnere strutturale o un tecnico specializzato che possa valutare il contesto e le normative locali applicabili.

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