Sicurezza magazzini a scaffalature metalliche – Quadro normativo
Le “Scaffalature metalliche”, come espresso dalla Commissione per gli interpelli, non sono da considerare “attrezzature di lavoro”, (salvo che non siano macchine), ma “arredi” e quindi per l’uso/manutenzione/ecc. sono soggette agli obblighi del TUS All. IV “Luoghi di lavoro” e Norme tecniche correlate (non NTC18).
Le scaffalature industriali sono strutture metalliche particolari e sono solo in parte riconducibili alle tradizionali costruzioni in carpenteria metallica.
Per la progettazione statica della scaffalatura è possibile affidarsi alle norme:UNI EN 15878:2010 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Termini e definizioniUNI EN 15512:2021 Steel static storage systems – Adjustable pallet racking systems – Principles for structural design (Rev. 2.0)UNI EN 15620:2021 Steel static storage systems – Tolerances, deformations and clearances (Rev. 2.0)UNI EN 15635:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggioUNI EN 15629:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Specifiche dell’attrezzatura di immagazzinaggio solo UNI:UNI 11636:2023 Scaffalature industriali metalliche – Validazione delle attrezzature di immagazzinamento (Rev.4.0)UNI 11262:2017 Scaffalature metalliche – Scaffalature commerciali di acciaio – Requisiti, metodi di calcolo e prove, fornitura, uso e manutenzione.
Scaffalature in Zona sismicaPer la progettazione antisismica di una scaffalatura il riferimento consolidato è la norma UNI:
UNI EN 16681:2016 – Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Scaffalature porta-pallet – Principi per la progettazione sismica
La norma specifica i requisiti di progettazione strutturale applicabili a tutti i sistemi di scaffalature porta- pallet costituiti da elementi di acciaio destinati allo stoccaggio di unità di carico e soggetti ad azioni sismiche. Sono esclusi altri tipi di strutture di stoccaggio.
Vedasi anche: FEM 10.2.08 – Recommendations for the design of static steel pallets racks under seismic conditions.
L’obbligatorietà della progettazione antisismica discende dalla legislazione vigente in Italia:(1) In materia di sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs. 81/2008)(2) In materia di sicurezza delle strutture (D.M. 17/01/2018 – NTC2018)
In ambito Italiano la situazione normativa presenta alcune particolarità dovute ai criteri di inquadramento delle scaffalature, che si traducono nei seguenti due casi:
– Magazzini Non-Autoportanti: in questo caso le scaffalature metalliche, contenute all’interno di opere ordinarie di ingegneria civile, sono generalmente considerate come “attrezzature da magazzino” non soggette ai requisiti delle NTC18.
Eventuali certificazioni antisismiche sono redatte con riferimento a:- UNI EN 16681:2016;- FEM 10.2.08.
– Magazzini Autoportanti: in questo caso la scaffalatura è anche struttura portante primaria dell’involucro edilizio che la contiene ed è per questo soggetta alle prescrizioni delle NTC18.
Le Scaffalature autoportanti e le Scaffalature leggere con passerelle multipiano, edifici in tutto e per tutto, rientrano pacificamente nel campo di applicazione del Titolo IV, Capo I, del D.Lgs. n. 81/2008.
2. CLASSIFICAZIONE SCAFFALATURE
Sulle scaffalature, la Commissione per gli interpelli (Art. 12, D.Lgs. 81/2008) con l’interpello n. 16/2013 indica come l’attività di montaggio e smontaggio di scaffalature metalliche all’interno di locali hobbistici o industriali.
“possibilità di escludere dal campo di applicazione del Titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008 ed in particolaredall’art. 89, comma 1, lett. a) – definizione di cantiere – un luogo di lavoro dove è effettuato il montaggio di scaffalature all’interno di locali, sia di tipologia da “hobbistica” che “industriale”, che non rientrino nella tipologia di magazzini industriali autoportanti dove invece è possibile assimilare l’impianto a opere fisse in metallo come riportato dall’allegato X D.Lgs. n. 81/2008.”
In particolare il chiarimento è richiesto per i locali in cui:– non sono presenti all’interno altre lavorazioni edili o impiantistiche;– non sono aperte pratiche edilizie con il Comune competente per territorio.
Nell’interpello si elencano esempi di scaffalature metalliche menzionate nella “Guida alla sicurezza delle scaffalature e dei soppalchi” dell’ACAI – Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani – Sezione Scaffalature Industriali – Gruppo di Lavoro “Sicurezza” (Milano, 2008), e se traccia indica la normativa d’interesse.…Tenuto conto della già segnalata diversità delle caratteristiche delle “scaffalature metalliche”, è opinione di questa Commissione che l’applicabilità del Titolo IV, Capo I, del D.Lgs. n. 81/2008 al montaggio/smontaggio delle scaffalature metalliche, debba essere dedotta tenendo conto dell’applicazione congiunta dei seguenti elementi:a) contesto nel quale la scaffalatura deve essere montata;b) tipologia della scaffalatura.In relazione al criterio di cui alla lettera a), occorre valutare la necessità che il montaggio/smontaggio della scaffalatura metallica richieda l’installazione di un cantiere. Al riguardo costituiscono parametro di riferimento gli elementi indicati nell’allegato XV, punto 2.2.2., del D.Lgs. n. 81/2008, con particolare riguardo ai seguenti:- recinzioni, accessi e segnalazioni realizzati appositamente per l’installazione;- viabilità dedicata appositamente per l’installazione;- impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, gas, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo realizzatiappositamente per l’installazione;- zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione;- presenza di linee elettriche aeree potenzialmente interferenti con l’installazione;- presenza di condutture sotterranee potenzialmente interferenti con l’installazione;- cantieri confinanti con l’area di installazione.
In relazione al criterio di cui alla lettera b), occorrerà avere riguardo alla circostanza che la scaffalatura sia riconducibile “a lavori di costruzione … di opere fisse, permanenti o temporanee, in metallo” e nonconsista nel mero assemblaggio di una attrezzatura ovvero di elementi di arredo.
Questa valutazione non può prescindere dall’analisi dello specifico progetto di ciascuna scaffalatura; tuttavia, di seguito, si forniscono alcuni criteri che possono indirizzare le scelte operate dai committenti.
tipo Circostanza d’uso TUSCantieri TUSAttrezzature Opere civili NTC18 Macchine
A) Scaffalature leggere (scaffalature da negozio o commerciali, scaffalature da archivio, scaffalature da magazzino: sono da considerare in generale degli elementi di arredo in quanto il loro montaggio/smontaggio è palesemente non rientrante nella definizione di cantiere temporaneo o mobile,contenuta nell’art. 89 del D.Lgs. n. 81/2008.B) Scaffalature medie e pesanti (cantilever, drive in, drive trough, portapallet) + scaffalature molto pesanti (magazzini portacoils, portalamiere con portata per piano – ogni livello di ciascuna luce – da 5t a 20t): Il montaggio/smontaggio delle Scaffalature medie e pesanti e delle Scaffalature molto pesanti potrebbe rientrare nella definizione di cantiere temporaneo o mobile contenuta nell’art. 89 del D.Lgs. n. 81/2008, in quanto si tratta di costruzioni ottenute per assemblaggio di elementi metallici prefabbricati.C) Magazzini dinamici a gravità (magazzini dinamici pesanti con rulli in acciaio per pallet, magazzini dinamici leggeri con rulli in materiale plastico per scatole, contenitori ecc.): I Magazzini dinamici a gravità sono assimilabili a macchine funzionanti grazie alla forza di gravità, o addirittura sono delle macchine se alimentati a motore. Pertanto, per loro stessa natura, il loro montaggio/smontaggio non rientra nella definizione di cantiere temporaneo o mobile contenuta nell’art.89 del D.Lgs. n. 81/2008. D) Magazzini ed archivi automatizzati (magazzini per capi appesi o stesi, magazzini o archivi rotanti verticali, magazzini o archivi rotanti orizzontali, magazzini traslanti verticali, magazzini con trasloelevatore): I Magazzini ed archivi automatizzati sono generalmente costruzioni complesse, spesso dotate di macchine di vario genere (ad esempio trasloelevatori), le cui caratteristiche sembrano avvicinarne fortemente il montaggio ai “lavori di costruzione … di opere fisse, permanenti o temporanee, … in metallo” di cui all’art. 89 del D.Lgs. n. 81/2008. L’articolazione dei lavori di montaggio/smontaggio potrebbeperciò rientrare nella definizione di cantiere temporaneo omobile, contenuta nell’art. 89 del D.Lgs. n. 81/2008, in quanto si tratta di costruzioni ottenute per assemblaggio di elementi metallici prefabbricati. E) Archivi e magazzini mobili o compattabili (compattabili leggeri, compattabili pesanti): Gli Archivi e magazzini mobili o compattabili, caratterizzati da funzionalità e costruttività proprie dell’ingegneria meccanica, presentano modalità di montaggio/smontaggio che per loro stessa natura non rientrano nei lavori edili o di ingegneria civile di cui all’Allegato X al D.Lgs. n. 81/2008. Pertanto in questo caso la Commissione Interpelli ritiene “che le scaffalature metalliche non siano attrezzature di lavoro, come definite dall’art. 69, comma 1, lett. a), del D.Lgs. 81/2008, salvo i casi in cui le stesse rientrino nella definizione di macchine ai sensi del D.Lgs. n. 17/2010”.

3. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
Escluso il contesto “opera civile DM 17 gennaio 2018” e la classificazione in “attrezzatura” e “macchine” (Direttiva macchine 2006/42/CE), gli obblighi del DL relativi al TUS, sono riconducibili ai “Luoghi di lavoro All. IV). Le norme tecniche di riferimento per la progettazione/uso/manutenzione delle scaffalature metalliche sono in breve sintesi quelle dei “Sistemi di stoccaggio statici di acciaio”:
Progettazione:
UNI EN 15512:2021 Steel static storage systems – Adjustable pallet racking systems – Principles for structural design (Rev. 2.0)
UNI EN 15620:2021 Steel static storage systems – Tolerances, deformations and clearances (Rev. 2.0)
Uso e manutenzione:
UNI EN 15629:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Specifiche dell’attrezzatura di immagazzinaggio
UNI EN 15635:2009 Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio
4. CLASSIFICAZIONE DEL DANNO


..))))
5. CHECK LIST
Per ogni tipologia di scaffalatura deve essere reso disponibile il manuale d’uso e manutenzione che contiene le principali avvertenze per il corretto montaggio ed impiego della scaffalatura.
Ad esempio il manuale deve riportare:
– la sequenza e le modalità delle operazioni di montaggio della scaffalatura;
– le tolleranze massime ammissibili sui fuori-piombo e sui disallineamenti e le modalità di misura e controllo degli stessi durante la vita della scaffalatura;
– i riferimenti dei criteri per la sicurezza del personale adibito al montaggio, in accordo con la regolamentazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
– l’obbligo di esporre in posizione visibile i cartelli di portata;
– il divieto di alterare la geometria progettata senza il consenso del fabbricante, al di fuori del campo di variazione specificato;
– la necessità di sostituzione di elementi danneggiati.
5.1 CHECKLIST PER ISPEZIONE SCAFFALATURE
L’Ispezione delle scaffalature deve essere effettuata da Persona Competente almeno ogni 12 mesi UNI 15635:2009).
Il presente modulo (indicativo) può essere utilizzato sia in fase iniziale, al fine di evidenziare le principali carenze dell’impianto di stoccaggio sia quando le Ispezioni programmate sono a regime, al fine di effettuare le verifiche durante l’anno, raccomandate dalla norma UNI 15635.
DATA CHEK:__________
SCAFFALATURA N.___ REPARTO: _____________
N° Elementi di verifica
01) Verificare di essere in possesso della documentazione identificativa delle scaffalature
02) Verificare che esista il lay‐out delle scaffalature completo dei prospetti di ciascuna batteria. Verificare che il lay‐out corrisponda con la situazione attuale
03) Verificare che su ciascuna batteria siano esposte e ben visibili le tabelle di portata
04) Verificare che i dati espressi nelle tabelle siano corrispondenti alla geometria delle scaffalature. Le quote dei piani di carico non devono essere modificate senza il parere di un esperto, in quanto questo diminuisce la capacità di portata
05) Assicurarsi che il personale addetto alle operazioni di movimentazione delle merci sia informato e formato circa il corretto uso delle scaffalature ed il significato dei dati espressi nelle tabelle di portata
06) Verificare che tutte le scaffalature siano fissate al pavimento con ancoraggi idonei e che il pavimento sia integro.
07) Verificare se le scaffalature sono fissate alle pareti del magazzino. In caso positivo è necessario eliminare i vincoli a muro o accertare la capacità portante delle pareti.
08) Verificare che i correnti siano correttamente agganciati al montante e che siano presenti i fermi di sicurezza
09) Verificare se sono presenti danni sugli elementi strutturali (montanti‐correnti‐ traversini e diagonali) In caso positivo classificarli secondo il livello di rischio
10) Verificare che in corrispondenza delle zone di passaggio siano presenti idonei sistemi di protezione contro il rischio di caduta materiali.
0 commenti